II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

BO020.jpg

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
 
PRIMA LETTURA (1Sam 3,3-10.19)
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.
Dal primo libro di Samuèle

 

SECONDA LETTURA (1Cor 6,13-15.17-20) 
I vostri corpi sono membra di Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi


VANGELO (Gv 1,35-42) 
Videro dove dimorava e rimasero con lui.
Dal Vangelo secondo Giovanni
 

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. 
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.

Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.


 
Carissimi,
il Vangelo di domenica prossima ci invita a riflettere sull’incontro di Gesù con Giovanni e Giacomo e poi con Andrea e Simone che sarà poi chiamato  Cefa (Pietra) ) da Gesù. 
Vediamo ora di comparare, come sempre il testo valtortiano con i Vangeli canonici e notare le eventuali differenze.  Nel testo valtortiano è Giovanni Evangelista che riporta le parole dette dal Battista a Gesù e lo fa nel suo primo incontro con Gesù, dopo che Lui è rientrato dal deserto. 
Quello che però vorrei farvi notare sono  le frasi iniziali di questo brano del Vangelo che possono essere fraintese se lette così come ci vengono presentate.  Infatti, noi sappiamo dai sinottici che Gesù prima di iniziare la sua missione va nel deserto a prepararsi e là rimane a digiunare per ben 40 giorni e sappiamo anche che al Suo rientro non ritrova più il Battista in quanto già arrestato e imprigionato da Erode.
Questo errore (probabilmente di interpretazione), negli scritti valtortiani, è stato corretto da Gesù stesso:
 “…Prevengo anche un’osservazione. Dice Giovanni nel suo Vangelo, parlando dell’incontro con Me: “E il giorno seguen­te”. Sembra perciò che il Battista mi indicasse il giorno se­guente al battesimo e subito Giovanni e Giacomo mi seguis­sero. Cosa che contrasta con quanto dissero gli altri evangeli­sti circa i quaranta giorni passati nel deserto.
Ma leggete co­sì: “(Avvenuto ormai l’arresto di Giovanni) un giorno in se­guito i due discepoli di Giovanni Battista, ai quali egli mi aveva indicato dicendo: ‘Ecco l’Agnello di Dio’, rivedendomi, mi chia­marono e mi seguirono”. Dopo il mio ritorno dal deserto. E insieme tornammo sulle rive del lago di Galilea, dove Io avevo preso rifugio per iniziare da lì la mia evangelizzazione, e i due parlarono di Me – dopo esser stati con Me per tutto il cammino e per un’intera giornata nella casa ospitale di un amico di casa mia, del parentado – agli altri pescatori. Ma l’iniziativa fu di Giovanni, al quale la volontà di penitenza ave­va reso l’anima, già tanto limpida per la sua purezza, un ca­polavoro di limpidità su cui la Verità si rifletteva nitidamen­te, dandogli anche la santa audacia dei puri e dei generosi, che non temono mai di farsi avanti dove vedono che vi è Dio, e verità e dottrina e via di Dio. Quanto l’ho amato per questa sua semplice ed eroica caratteristica! ».
Da: Maria Valtorta – L’Evangelo – vol. 1 – cap. 47 –   ed. CEV) – Il primo incontro con Giovanni Evangelista
 Ora, io non posso pensare che l’errore lo abbia fatto Giovanni il quale  ben sapeva di aver aspettato 40 giorni, prima di rivedere il Cristo e quindi penso lo si possa cercare in una cattiva traduzione o interpretazione dei testi giovannei, perché questo è riscontrabile indipendentemente dai testi valtortiani, basta confrontare i 4 vangeli e non leggere solo l’uno senza gli altri o solo gli altri senza l’uno.
Ma vediamo ora di capire come sono veramente andate le cose e come avvenne questo incontro fra Gesù e Giovanni Evangelista e poi con gli altri tre pescatori del Mare di Galilea:   
25 febbraio 1944.
1Vedo Gesù che cammina lungo la striscia verde che co­steggia il Giordano. E’ tornato su per giù al posto che ha visto il suo battesimo. Presso il guado che pare fosse molto conosciuto e frequentato per passare all’altra sponda verso la Perea. Ma il luogo, dianzi tanto affollato di gente, ora appare spopolato. Solo qualche viandante, a piedi o a cavallo di asini o cavalli, lo percorre. Gesù pare non accorgersene neppure. Procede per la sua strada risalendo a nord, come assorto nei suoi pensieri.
Quando giunge all’altezza del guado incrocia un gruppo di uomini di età diverse, che discutono animatamente fra loro e che poi si separano, parte andando verso sud e parte risalen­do a nord. Fra quelli che si dirigono a nord vedo esservi Gio­vanni e Giacomo.
2Giovanni vede per primo Gesù e lo indica al fratello e ai compagni. Parlano fra loro per un poco e poi Giovanni si dà a camminare velocemente per raggiungere Gesù. Giacomo lo segue più piano. Gli altri non se ne occupano. Camminano len­tamente, discutendo. Quando Giovanni è presso a Gesù, alle sue spalle, lontano appena un due o tre metri, grida: «Agnello di Dio che levi i peccati del mondo! »
Gesù si volge e lo guarda. I due sono a pochi passi l’uno dall’altro. Si osservano. Gesù col suo aspetto serio e indagatore. Giovanni col suo occhio puro e ridente nel bel viso giovani­le che pare di fanciulla. Gli si dànno si e no vent’anni, e sulla gota rosata non vi è altro segno che quello di una peluria bion­da, che pare una velatura d’oro.
«Chi cerchi?» chiede Gesù.
«Te, Maestro».
«Come sai che sono maestro?».
«Me lo ha detto il Battista».
«E allora perché mi chiami Agnello? ».
«Perché ti ho udito indicare così da lui un giorno che Tu passavi, poco più di un mese fa». ((G Ecco vedete Giovanni è perfettamente conscio che è passato più di un mese da quando il Battista lo ha chiamato “Agnello di Dio!” e tra l’altro il gruppo di uomini incontrati sono appena rientrati dal luogo dove era prigioniero il Battista.))
«Che vuoi da Me?».
«Che Tu ci dica le parole di vita eterna e che ci consoli».
«Ma chi sei? ».
«Giovanni di Zebedeo sono, e questo è Giacomo mio fratello.Siamo di Galilea. Pescatori siamo. Ma siamo pure discepo­li di Giovanni. Egli ci diceva parole di vita e noi lo ascoltava­mo, perché vogliamo seguire Dio e con la penitenza meritare il suo perdono, preparando le vie del cuore alla venuta del Mes­sia. Tu lo sei. Giovanni l’ha detto, perché ha visto il segno del­la Colomba posarsi su Te. A noi l’ha detto: “Ecco l’Agnello di Dio”. Io ti dico: Agnello di Dio, che togli i peccati del mon­do, dàcci la pace, perché non abbiamo più chi ci guidi e l’ani­ma è turbata ».
«Dove è Giovanni?».
«Erode l’ha preso. In prigione è, a Macheronte. I più fedeli fra i suoi hanno tentato di liberarlo. Ma non si può. Torniamo di là.3Lasciaci venire con Te, Maestro. Mostraci dove abiti».
«Venite. Ma sapete cosa chiedete? Chi mi segue dovrà tut­to lasciare: e casa, e parenti, e modo di pensare, e vita anche. Io vi farò miei discepoli e miei amici, se volete. Ma Io non ho ricchezze e protezioni. Sono, e più lo sarò, povero sino a non avere dove posare il capo e perseguitato più di sperduta peco­ra dai lupi. La mia dottrina è ancor più severa di quella di Gio­vanni, perché interdice anche il risentimento. Non tanto al­l’esterno si volge, quanto allo spirito. Rinascere dovrete se vo­lete essere miei. Lo volete voi fare? ».
«Sì, Maestro. Tu solo hai parole che ci dànno luce. Esse scendono e, dove era tenebra di desolazione perché privi di gui­da, mettono chiarore di sole ».
«Venite, dunque, e andiamo. Vi ammaestrerò per via». … (da: L’Evangelo – vol. I- cap. 47 – ed. CEV)
 (segue nel riquadro qui accanto).
 

Buona lettura e meditazione.
La pace sia con voi.
Giovanna
 
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)ultima modifica: 2012-01-14T06:54:25+01:00da dio_amore
Reposta per primo quest’articolo