IL CANTUCCIO DI MARIA – LA DOLOROSA

Carissimi tutti,

vorrei continuare questo nuovo anno parlando ancora di Maria SS. con una pagina valtortiana che celebra il Suo titolo di Corredentrice dato da Dio stesso: 

 

Dice Gesù:

 

« […] Ed ora veneriamo la Benedetta dal Cuore trafitto. Maria, non è questo un dono? Vederla. Così come la mirò Giovanni ai piedi della Croce [1].

Piccolo Giovanni, prendi il tuo posto. Consola tua Madre. Anche l’Apostolo era straziato, eppure consolò la Straziatissima. Perché egli aveva il suo solo dolore. Ella tutti i dolori presenti e futuri di Corredentrice[2].  Anche quelli che tu sai… Imita Giovanni, tu, piccolo Giovanni spezzato dal tuo dolore, che è tanto grande, ma che non è nulla rispetto al dolore della Madre Dolorosa. Rosa Mistica, tutte le spine dell’immenso roseto che è il mondo, nessuna classe esclusa, si appuntano nel suo cuore candidissimo e lo fanno vermiglio… Bevi il suo pianto e sta’ sotto al suo manto. Ti è Madre[3].         

In Cielo saprai quanto… ».

 

 

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E vedo la Dolorosa… e vedo una mano avventarle nel cuore un fascio di spine… E la Dolorosa volge il capo in direzione opposta di quella mano maschile, forte, adunca… e piange senza singulti… Una pioggia di lacrime che cadono a destra, per terra… Lo sconforto di Maria SS. … Oh! Non posso tutto dire di ciò che vedo!… Dimentico il mio dolore davanti al suo e la chiamo con tutto l’amore di cui sono capace…

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Sono una povera piccola creatura… Ma, oh! Madre, aumenta le mie capacità di consolarti per quanti sono coloro che ti colpiscono… ci colpiscono così!…

Madre!  Non basta aver chiesto che mi venga tolta ogni dolcezza, ogni estasi d’amore per loro? Quando, allora, renderò loro lo spirito che Tu vorresti in essi? Quando morirò? Sia fatta la Volontà di Dio … Ma amami e consolati col mio amore, Madre, Madre, Madre Dolorosa …

 

(Fonte: Maria Valtorta,  Il Libro di Azaria, lezione 31, 15-9-1946, ed. CEV)  


[1] Cfr. Luca 2, 33-35; Giovanni 19, 25-27.

[2] In che senso Maria abbia cooperato con Cristo, suo figlio e nuovo Adamo, nell’opera della redenzione, lo spiega bene Papa Benedetto XV, Litterae apostolicae Inter sodalicia, 22 marzo 1918, in Acta Apostolicae Sedis, vol. 10, pp. 181-185. A p. 182, infatti, si leggono le famose, parole: « … tradunt communiter Ecclesiae Doctores, B. Mariam Virginem, quae a vita Iesu Christi publica veluti abesse visa est, si Ipsi mortem oppetenti et Cruci suffixo adfuit, non sine divino consilio adfuisse. Scilicet ita cum Filio patiente et moriente passa est et paene commortua, sic materna in Filium jura pro hominum salute abdicavit placandaeque Dei iustitiae, quantum ad se pertinebat, Filium immolavit, ut dici merito queat, Ipsam cum Christo humanum genus redemisse ». Per il Concilio Ecumenico Vaticano II, che ha espressioni meno forti, ma in alcuni punti ispirate al citato testo di Benedetto XV, vedi Costituzione dogmatica su la Chiesa, Lumen gentium, num. 58.

[3] Riassumendo il concorde insegnamento dei Papi, portavoci della Chiesa universale, il Concilio Ecumenico Vaticano II, nella Costituzione dogmatica su la Chiesa, Lumen gentium, num. 53, riconosce a Maria, verso di noi, l’appellativo di « Madre amantissima ».

Aiutiamo anche noi il piccolo Giovanni a consolare la nostra amatissima Madre. Ora lei dal Cielo potrà farlo in modo assoluto, ma anche noi dobbiamo cercare di non far piangere Maria SS. con i nostri peccati!

 
 
Giovanna

IL CANTUCCIO DI MARIA – LA DOLOROSAultima modifica: 2011-01-02T17:50:00+01:00da dio_amore
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