PRIMA LETTURA (Dt 11,18.26-28.32)
Io pongo davanti a voi benedizione e maledizione.
Dal libro del Deuteronòmio
SECONDA LETTURA (Rm 3,21-25a.28)
L’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
VANGELO (Mt 7,21-27)
La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
In quel giorno molti mi diranno: Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi? Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Carissimi,
il Vangelo di Matteo che ci troviamo a meditare questa settimana fa ancora parte del lunghissimo discorso della Montagna. Però come noteremo nei testi di Maria Valtorta la prima parte del Vangelo è successiva alla parabola della casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.Il ciclo del Monte finisce infatti poco prima del riposo del Sabato con la frase: Andatevene lungi da Me voi tutti, operatori di iniquità”.
Buona lettura e meditazione.
La pace sia con voi.
Giovanna
Maria Valtorta: L’Evangelo come mi è stato rivelato. [176.3-6], ed. CEV
[…] Eppure allora fra questi vi sarà chi gemerà: “Ma come, Signore? Non abbiamo noi profetato in tuo nome, e in tuo nome cacciato i demoni, e fatto in tuo nome molti prodigi?“. Ed Io allora molto chiaramente dirò ad essi: “Sì. Avete osato rivestirvi del mio Nome per apparire quali non siete. Il vostro satanismo lo avete voluto far passare per vita in Gesù. Ma il frutto delle vostre opere vi accusa. Dove sono i vostri salvati? Le vostre profezie dove si sono compiute? I vostri esorcismi a che hanno concluso? I vostri prodigi che compare ebbero? Oh! ben egli è potente il Nemico mio ! Ma non è da più di Me. Vi ha aiutati ma per fare maggior preda, e per opera vostra il cerchio dei travolti nell’eresia si è allargato. Sì, avete fatto prodigi. Ancor più apparentemente grandi di quelli dei veri servi di Dio, i quali non sono istrioni che sbalordiscono le folle, ma umiltà e ubbidienze che sbalordiscono gli angeli. Essi, i miei servi veri, con le loro immolazioni non creano i fantasmi, ma li debellano dai cuori; essi, i miei servi veri, non si impongono agli uomini, ma agli animi degli uomini mostrano Iddio. Essi non fanno che fare la volontà del Padre e portano altri a farla, così come l’onda sospinge e attira l’onda che la precede e quella che la segue, senza mettersi su un trono per dire: ‘Guardate’. Essi, i miei servi veri, fanno ciò che Io dico, senza pensare che a fare, e le loro opere hanno il mio segno di pace inconfondibile, di mitezza, di ordine. Perciò posso dirvi: questi sono i miei servi; voi non vi conosco. Andatevene lungi da Me voi tutti, operatori di iniquità”.
(SEGUE NEL RIQUADRO QUI ACCANTO.)