IL CANTUCCIO DI MARIA – LE DOTI DI MARIA SS.

 

Carissimi,

in attesa della festa dell’Immacolata, vi invito oggi a leggere questo stralcio dei Quaderni del 43, dal quale possiamo comprendere come Maria SS. potesse entrare ed uscire dalla Sua meditazione senza mai alterarsi col prossimo o per le cose che la disturbavano.

Questo particolare dettato Gesù lo fa a Maria Valtorta proprio per insegnarle che se anche il suo prossimo entrava con prepotenza nei suoi colloqui o visioni, lei poteva e doveva interromperli per ascoltarlo. Infatti Gesù, in quel caso, smetteva di parlare o addirittura ripeteva tutta la visione quando lei era di nuovo disponibile.

Pensate che Maria viveva in una stanza al piano della strada con una porta-finestra che dava sulla stessa e che d’estate doveva essere praticamente sempre aperta. Immaginate il rumore, la confusione della gente che passava sul marciapiede in una città balneare come Viareggio! E immaginate anche la curiosità dei passanti vedendo (attraverso le tendine) che all’interno della stanza c’era una donna paralizzata ormai da anni.

Buona meditazione e la pace sia con voi.

Giovanna

 

Camera-di-Maria-Valtorta.jpg

  La camera di Maria Valtorta ristrutturata e adattata per le visite  dei suoi “ammiratori”! Nell’armadietto a destra si può notare il calco in cera fatto poche ore dopo la morte per conservare le fattezze del suo viso. Il pezzo di pavimento sotto il letto è quello originale.

 

13 giugno 1943.

 

Dice Gesù:

«Perché lo Spirito Santo possa scendere e operare liberamente in un cuore, bisogna coltivare in se stessi la carità, la fedeltà, la purezza, la preghiera e l’umiltà.

I miei Apostoli si prepararono alla sua venuta con queste virtù unite ad un intenso raccoglimento. Per imparare il medesimo, come per imparare le altre virtù, non avevano che da guardare Maria, la Madre mia. In Essa lo spirito di raccoglimento era intensissimo. Anche nelle occupazioni della vita Ella sapeva vivere raccolta in Dio e sua grande gioia era potersi isolare nella contemplazione, nel silenzio, nella solitudine.

Dio può parlare ovunque. Ma la sua Parola giunge a voi, mortali, le cui capacità di recezione sono limitate, molto meglio quando potete essere in solitudine che non quando intorno a voi il prossimo parla, si muove, si agita sovente in meschinità umane. Doppio merito e doppia grazia se potete udire Dio anche fra il tumulto. Ma anche doppia, tripla fatica.

Però tu, Maria, non contravvenire alla santa carità e alla santa pazienza per l’idea di udire Me. Allora mutileresti il frutto di queste lezioni. Nulla, neppure il pensiero di udire la mia Voce, ti deve rendere poco pronta ad esercitare condiscendenza e pazienza col tuo prossimo. Ti pare di perdere il filo del mio dire? Ti rammarichi perché capisci di aver dimenticato qualche gemma del mio dire? Oh! fidati di Me! Io te la farò ritrovare, e più bella di prima perché legata con l’oro della carità e circondata dalle perle della pazienza sminuzzata in infiniti atti, ma tutti, tutti preziosi.   […] (Segue nel riquadro qui a fianco)

 

IL CANTUCCIO DI MARIA – LE DOTI DI MARIA SS.ultima modifica: 2010-12-05T07:26:00+01:00da dio_amore
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